Con il suo Multikulti, un ampio organico dalla vasta e inusuale strumentazione, Cristiano Calcagnile esplora con passione il magico, profondo e variegato mondo musicale di una delle icone più eccentriche del jazz: Don Cherry, protagonista sia come leader che al fianco di altri grandi (Ornette Coleman e John Coltrane su tutti) della rivoluzione free. Musicista curioso e inquieto, Cherry ha esportato questo messaggio libertario dagli Stati Uniti all’Europa (aggregandosi, tra gli altri, ad Han Bennink e Johnny Dyani), viaggiando poi in ogni dove, raccogliendo nuovi argomenti per la sua musica: dagli influssi dell’Africa e dell’India al minimalismo nord europeo, sino alle sperimentazioni psichedeliche.
Donald “Don” Cherry ha le fattezze di un folletto africano, associabile alla figura del matto nei tarocchi o al giullare di corte nelle opere shakesperiane. Imprendibile, solitario ma aggregatore di spiriti curiosi e inquieti.
Un cantastorie autentico e ispirato, avulso allo “star system”, nonostante la sua incredibile caratura ma terribilmente eccentrico. Cammina fuori dai sentieri, sta nelle radure, nei deserti, negli anfratti metropolitani, alla ricerca di spiriti liberi e di verità da raccontare.
E’ così che vediamo questo grande musicista che, nel periodo di importanti sconvolgimenti sociali ed artistici, che hanno interessato il mondo occidentale dagli anni 50 agli anni 90, ha percorso e segnato sentieri capaci di creare nuove relazioni e connessioni tra culture ed etnie in tutto il pianeta, alla ricerca di una dimensione universale e ritualistica della musica.
Dalle prime Avanguardie Newyorkesi nel quartetto di Ornette Coleman, Paul Bley, John Coltrane a quelle Europee con Han Bennink, Johnny Dyani passando dall’Est Africa, l’India e le sperimentazioni psichedeliche e minimaliste Nord Europee di Terrje Rypdal e Pendereky, Don Cherry non ha mai smesso di cercare linguaggi che gli permettessero di esprimere la sua natura più profonda e magica attraverso il suono.
Difficile sintetizzare, nello spazio di un concerto una così vasta produzione musicale….Noi cercheremo di farlo costruendo un percorso che possa “visitare” alcuni dei momenti più interessanti della sua carriera artistica, lasciandoci attraversare, piuttosto che possedere, dalla sua musica.
Gabriele Mitelli – tromba, flicorno, pocket trumpet- Massimo Falascone – sax alto, sax baritono, oggetti, electronics – Nino Locatelli – clarinetto, clarinetto basso, melodica, campane – Pasquale Mirra – vibrafono; Gabriele Evangelista – contrabbasso – Paolo Botti – viola, violino di Stroh, banjo, salterio ad arco, erhu, percussioni – Cristiano Calcagnile – batteria, percussioni, arrangiamenti – Dudu Kouatè – percussioni, xalam, calebasse, djembe, effetti, voce.
Inizio concerto ore 21. Costo biglietto Euro 15,00 x Calcagnile ( posto Unico). Biglietti in vendita presso Centro Musica C.so Vitt. Emanuele 165 Bari tel. 0805211777 ed Associazione Nel Gioco del Jazz tel. 3389031130. A breve anche sul circuito on-line www.liveticket.it